
Perché “La Baracca sul mare”?
Il romantico nome che Daniela Dallavalle ha scelto per la sua sede creativa e di rappresentanza interpreta i suoi valori di vita e lavorativi. Recupera infatti il concetto di essenzialità, funzionalità e solidità di un rifugio, creato in primo luogo per offrire un riparo alle persone che vogliono condividere uno spazio e un tempo assieme.
Non solo, rappresenta una base ideale da cui partire per affrontare l’immenso mare di opportunità e sogni da realizzare che la vita ci presenta.
La storia
A seguito del terremoto avvenuto nel 2012 in Emilia, Daniela Dallavalle e Giuliano Cavaletti, anima e mente della Daniela Dallavalle Spa, decidono di ricostruire il futuro e una nuova sede centrale che comunichi i pilastri identificativi dell’azienda: condivisione, solidità, trasparenza e rispetto per la natura.
Viene dunque pubblicato un bando pubblico internazionale a cui partecipano 92 studi di architettura e tra i quali risulta vincitore B+B Associati con l’estroso progetto “Fram-menti Vitali”.
L’architettura esterna
Il progetto rappresenta l’evoluzione di un’unica “pangea creativa” che in fase di frammentazione genera tre edifici – rappresentanti Moda, Arte e Design.
Questi separandosi hanno lasciato spazio alla corte interna dove elementi naturali quali acqua, legno, vegetazione predominano e si moltiplicano, specchiandosi nelle vetrate riflettenti.
Tale composizione modifica continuamente la percezione dello spazio, offrendo punti di vista inaspettati e scenografici.
L’intera architettura risulta un compatto ma etereo prisma, grazie al rivestimento esterno caratterizzato da una superficie bianca in Krion e ampie vetrate, che rendono la struttura molto luminosa.
L’edificio identifica l’azienda per immagine, ma soprattutto per l’alto contenuto tecnologico e il rispetto dimostrato verso l’ambiente: è infatti inserito nella classe di certificazione ambientale A con classificazione NZEB (near zero energy building) ed è caratterizzato da innovativi aspetti architettonici eco-sostenibili, di termo-idraulica e domotica pressoché unici a livello nazionale.
Tra questi: 204 pali di fondazione in ferro e calcestruzzo per rendere l’edificio altamente antisismico, 45 sonde geotermiche posizionate a 120 metri di profondità, illuminotecnica perimetrale e sistema fotovoltaico, riscaldamento a pavimento e a parete e raffreddamento a travi fredde.
Il design interno
Gli spazi interni della Baracca sono interamente ideati e sviluppati da Daniela Dallavalle che vi ha proiettato, con inconfondibile sensibilità, la simbologia di un percorso personale, artistico e lavorativo profondamente legato alla sua personalità. Attraverso una pluralità di suggestioni, installazioni, prodotti esposti e alla costruzione stessa dell’ambiente, l’ambiente si presenta come una vera e propria un’esperienza di scoperta della designer.
Si viene accolti e rapiti dalla cura per il dettaglio di ogni ambiente, dalle creazioni artistiche esposte, dalle vere e proprie installazioni di prodotto, dalla personalizzazione di pavimenti, dalle riflessioni scritte fluttuanti sulle pareti alle dediche autografe ai Lovers, ai collaboratori e in generale alla “joie de vivre”.
Particolare attenzione è posta al tema della valorizzazione di oggetti di recupero o imperfetti e alla creazione di armonie di contrasti, quali l’utilizzo combinato di materiali nobili o grezzi, naturali o lavorati per creare inaspettati abbinamenti che rivelano una bellezza inaspettata.